L’entropion consiste nello spostamento all’interno del margine libero della palpebra inferiore e/o superiore e comporta il conseguente contatto delle ciglia con il bulbo oculare.
Il contatto delle ciglia con la cornea causa dolore e provoca costantemente delle lesioni superficiali a carico della congiuntiva e della cornea che possono talvolta complicarsi anche con lesioni severe.
I principali sintomi sono la sensazione di irritazione oculare e di corpo estraneo e la lacrimazione.
L’entropion di solito è acquisito, il più delle volte si osserva in età senile in relazione a processi involutivi che indeboliscono le strutture palpebrali ed i loro tendini. Meno frequentemente può essere spastico, causato da un’irritazione oculare, da un trauma chirurgico o dal blefarospasmo. Raramente è cicatriziale per contrazione della congiuntiva o per ispessimento ed incurvamento dello scheletro cartilagineo della palpebra a causa di malattie autoimmunitarie o traumatismi (ustioni, causticazioni, traumi lacero-contusi).
Molto raramente è congenito.
L’intervento viene eseguito in un ambiente sterile (sala operatoria), normalmente in anestesia locale associata o meno ad una sedoanalgesia (utilizzazione di farmaci per via generale che riducono il dolore e l’ansia) e solo in casi particolari in anestesia generale. L’intervento chirurgico ha lo scopo di migliorare la funzionalità della palpebra. In genere viene applicato un bendaggio per 1 giorno. È necessaria una terapia con colliri o pomate per circa 2 settimane. Le suture vengono rimosse, se in materiale non riassorbibile, nei giorni successivi all’intervento, in genere tra il sesto e il dodicesimo giorno o anche più avanti, in funzione della cicatrizzazione e del tipo di intervento utilizzato. Dopo l’intervento si manifestano normalmente degli effetti collaterali quali: arrossamento oculare, aumento della lacrimazione, fotofobia (fastidio alla luce), variabile offuscamento della visione, edemi (gonfiore), ecchimosi (lividi) e discromie (cambiamenti della colorazione dei tessuti cutanei). Tali effetti collaterali persistono generalmente per pochi giorni, raramente per qualche settimana.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito SOI(SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA):
https://soiweb.com/ci_palpebre.php?area=consensi&pagina2=ci4&pagina3=schede