Per cataratta s’intende l’opacizzazione del cristallino, che è la lente situata all’interno dell’occhio. Il sintomo principale è l’annebbiamento progressivo, a volte con abbagliamento alla luce frontale, percezione di aloni intorno alle fonti luminose e sdoppiamento delle immagini.

Il trattamento consiste nella rimozione chirurgica del cristallino opaco e nell’impianto di una lente

artificiale. L’operazione è necessaria perché non esistono terapie mediche che possono guarire la cataratta e il mancato intervento comporta, in tempi variabili da soggetto a soggetto, la perdita pressoché totale della vista. Il ritardato intervento rende più rischiosa la chirurgia. L’intervento è eseguito in sala operatoria con l’ausilio di un microscopio operatorio. Per quanto concerne l’anestesia, l’occhio si può rendere insensibile con la sola instillazione di gocce o, in alternativa,  con una  iniezione vicino all’occhio. Le tecniche moderne sfruttano microincisioni di poco superiori ai 2 mm e grazie all’impiego di apparecchiature di ultima generazione sono  in grado di frammentare ed aspirare il cristallino con un minimo danno alle strutture oculari. Solitamente l’intervento si esegue in regime ambulatoriale e l’ospedalizzazione non è necessaria. Dopo l’intervento è opportuno un breve periodo di riposo che sarà suggerito dal suo oculista.

Prima di lasciare il centro chirurgico, il paziente riceve un foglio nel quale sono indicate sia le istruzioni postoperatorie sia i farmaci da impiegare. Il paziente non deve mai sospendere le cure (colliri o pillole) di propriainiziativa. I farmaci prescritti servono alla guarigione e a prevenire complicazioni.Dopo l’intervento si potrà avere sensazione di corpo estraneo, bruciore, fastidio, lacrimazionefotofobia, annebbiamento della vista e talvolta cefalea. La visione potrà essere poco nitida conmacchie rossastre dovute all’abbagliamento della luce utilizzata durante l’intervento. Se necessario, già dopo qualche giorno, potrà essere prescritta una correzione con occhiali provvisori, ma per la prescrizione definitiva occorrerà circa 1 mese. L’attività professionale, l’uso di macchine o di strumenti pericolosi, la guida dell’auto sono sconsigliati per un periodo che sarà definito dall’oculista.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito SOI(SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA):

https://www.sedesoi.com/ci_cristallino.php?area=consensi&pagina2=ci8&pagina3=schede