L’epifora è l’eccesso di lacrima sulla superficie oculare tanto che la lacrima fuoriesce dal bordo della palpebra inferiore. Le lacrime vengono normalmente prodotte per umidificare la superficie esterna dell’occhio e sono eliminate attraverso una serie di canali che attraversano le palpebre e le ossa del naso. Sul bordo di ciascuna palpebra, in prossimità dell’angolo vicino al naso, è situato un puntino lacrimale che costituisce l’imbocco di un canalino lacrimale. I canalini lacrimali superiore ed inferiore si uniscono in un canalino comune che conduce a sua volta al sacco lacrimale, che, nella sua porzione inferiore, si assottiglia e continua nel dotto nasolacrimale, il quale sbocca nel naso. Questo sistema costituisce nel suo insieme le vie lacrimali di deflusso che ha il compito di eliminare le lacrime dagli occhi. L’epifora  è dovuta ad una ostruzione della via lacrimale di deflusso localizzata al di sotto del sacco lacrimale.

L’epifora dovuta ad una ostruzione delle vie lacrimali può essere risolta solo con un intervento chirurgico che crei una nuova strada per far defluire le lacrime dentro il naso. 

Nessuna terapia medica con pomate o colliri può risolvere l’ostruzione. 

Quando c’è una ostruzione sotto il sacco lacrimale, è facile che il sacco si infetti e si verifichi una dacriocistite acuta. In questo caso è necessaria una terapia medica con antibiotici. 

Tuttavia tale fenomeno può facilmente ripresentarsi finché non viene eliminata la causa del ristagno delle lacrime nel sacco attraverso l’intervento chirurgico di dacriocistorinostomia. 

La DACRIOCISTRORINOSTOMIA è una procedura chirurgica che ha l’intento di migliorare  il fastidioso sintomo dell’epifora(lacrimazione). L’intervento può essere eseguito in anestesia locale con sedazione o in anestesia generale. Viene eseguita una piccola incisione sulla cute a livello della parete laterale del naso e, attraverso una breccia a livello dell’osso, è possibile collegare il sacco lacrimale direttamente con la mucosa nasale, oltrepassando così qualsiasi ostruzione a livello del sacco o del dotto naso-lacrimale. Generalmente viene posizionata un piccolo tubicino in silicone che dai puntini lacrimali emerge nella narice nasale. Questo tubicino viene mantenuto per almeno un mese dopo l’intervento al fine di assicurare la pervietà del sistema canalicolare durante il periodo di cicatrizzazione e successivamente viene rimosso ambulatorialmente. Al termine dell’intervento viene generalmente posizionato un tampone nasale mantenuto in sede per 12-24 ore. Le suture cutanee vengono rimosse generalmente circa 1 settimana dopo l’intervento. È necessaria una terapia con colliri e nebulizzatori nasali per 2 settimane circa.

Per ulteriori informazioni si rimanda al sito SOI(SOCIETA’ OFTALMOLOGICA ITALIANA):

https://www.sedesoi.com/ci_lacrimale.php?area=consensi&pagina2=ci3&pagina3=schede